Presentazione
La crostata al lemon curd (letteralmente cagliata di limone) con meringa è un dolce che unisce sapori contrastanti ma armoniosi: la dolcezza della meringa, l’acidità vivace del lemon curd e la friabilità del guscio di pasta frolla. Questo equilibrio rende la torta non solo golosa, ma anche raffinata.
Le sue origini affondano le radici nella tradizione anglosassone: il lemon curd, infatti, nasce in Inghilterra nel XIX secolo come crema al limone utilizzata per accompagnare tè e scones. Ben presto, però, la sua intensità e freschezza conquistarono anche la pasticceria, entrando nelle crostate e nei dolci al cucchiaio.
La torta nella sua versione attuale – con la meringa dorata in superficie – è spesso associata alla “lemon meringue pie” americana, che compare nei ricettari già a metà Ottocento. Questa variante nacque probabilmente dall'incontro tra il lemon curd inglese e le tecniche di montaggio della meringa sviluppate in Europa continentale.
La meringa italiana, protagonista della nostra crostata, è una delle tre tipologie di meringa classica (insieme alla francese e alla svizzera). Si prepara montando gli albumi a neve mentre si versa a filo uno sciroppo di zucchero cotto a 121°C. Il risultato è una meringa lucida, stabile e vellutata, ideale per decorazioni e per essere flambata o leggermente gratinata.
Questa tecnica fu perfezionata nel Settecento, grazie all’approfondimento della chimica in cucina e all’uso del termometro da zucchero. La meringa italiana rappresenta ancora oggi un'eccellenza dell'arte pasticcera: richiede precisione, ma regala risultati spettacolari.
La crostata lemon curd con meringa italiana è quindi un dolce dalla doppia anima, che racconta una storia di incontri tra culture, tecniche e gusti. Perfetta per chi ama le sfide in cucina e i sapori decisi, resta una torta dal grande fascino, sia estetico che gastronomico.
La mia ricetta non prevede l'utilizzo della maizena (amido addensante) per non rovinare la delicatezza e i profumi della crema.