Presentazione

 

Un trancio di salmone, dalla carne soda e lucente, è già di per sé una promessa di gusto. Basta trattarlo con il rispetto che merita: una cottura attenta, senza fretta, che ne esalti la naturale ricchezza. Si inizia scaldando una padella con poco olio, lasciando che il calore faccia il suo lavoro lentamente. 

Il trancio va appoggiato dalla parte della pelle, che a contatto con il fondo rovente comincia subito a sfrigolare. È in questo momento che si sprigiona il primo profumo irresistibile, quello della pelle che diventa croccante, quasi una chips dorata che protegge la polpa sottostante, mantenendola morbida e succosa.

La superficie superiore, grazie al calore che risale gradualmente, cuoce con delicatezza; gira il trancio e lascia rosolare dolcemente anche il lato senza pelle. 

Ma un grande piatto nasce dall’equilibrio. Ed è qui che entra in gioco una salsa morbida, vellutata, dal carattere deciso: una crema alla senape, montata con un filo di panna, burro per renderla setosa, e gocce di limone per una punta leggermente acidula capace di legare ogni elemento con eleganza. 

La senape aggiunge un tocco di vivacità, che contrasta con la grassezza del salmone e ne esalta ogni sfumatura.

Versata con misura, a filo lungo il trancio, la salsa diventa un invito al primo assaggio. Ad ogni boccone, la pelle croccante incontra la polpa tenera, mentre la crema accompagna tutto con il suo abbraccio aromatico. È un piatto essenziale, eppure sofisticato. Completo, bilanciato, capace di stupire senza eccessi. Un’esplosione di consistenze e sapori, dove ogni elemento ha il suo ruolo, e nulla è lasciato al caso.

Non dimenticare una leggera cascata di prezzemolo tritato fresco, un pizzico di pepe nero macinato e un filo d'olio EVO.